Uno sguardo ai mercati valutari, in attesa degli sviluppi della Crisi in Ucraina ed all’impatto sui prezzi delle materie prime energetiche.
Anche questa settimana i dati confermano un aumento generalizzato dell’inflazione in USA e Gran Bretagna. Aumentano anche le pressioni dei vari componenti dei board delle Banche Centrali per un rialzo dei tassi d’interesse. In primis Bullard della Fed chiede almeno un aumento dell’1% da qui a luglio 2022.
EUR/USD si è mosso tra il supporto di figura 1.13 e 1.1380; volatilità contenuta questa settimana. Maggiore direzione per i cambi con la sterlina che hanno beneficiato dei buoni dati in Gran Bretagna e dei rialzi dei tassi appena effettuati. In recupero le oceaniche come AUD e NZD, sui massimi da tre settimane. Occhi puntati su Yen e CHF nel caso di aumento delle tensioni internazionali.
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