La settimana valutaria è stata caratterizzata da un indebolimento generalizzato del dollaro statunitense contro tutte le principali valute L’accelerazione rialzista delle settimane precedenti sembra aver preso una pausa, ma rimane nel contesto attuale le valuta rifugio per le incertezze presenti sullo scenario internazionale.
Dollar Index storna dai massimi livelli in area 105,20 e si riporta in prossimità del primo supporto in area 103. Solo la rottura verso il basso in maniera decisa di area 102 potrebbe indebolire ulteriormente il dollaro all’interno di questo basket di valute.
EUR/USD in area 1.0580, in recupero dai minimi toccati la scorsa settimana in area 1.0350. La prima resistenza appare il livello a 10640 che interseca la mediana del Bollinger sul giornaliero. La forza di euro di questi giorni potrebbe scontare un possibile rialzo di ¼ o ½ punto di tasso d’interesse da parte della BCE durante l’estate o subito dopo.
Da monitorare i cambi contro yen tutti calo dopo i minimi crescenti delle settimane scorse. Possibile una pausa prima di riprendere il trend in atto, alimentato da una continua politica espansiva da parte della Banca Centrale del Giappone, in controtendenza rispetto alle altre maggiori Banche Centrali.
Attenzione alle Banca Centrale della Cina che ha appena tagliato il proprio tasso di riferimento a sostegno della situazione di crisi pandemica in cui sta versando ancora il paese a causa dei lockdown.
I driver macroeconomici per la settimana entrante saranno: l’indice IFO e PIL in Germania, dalla Gran Bretagna attesa per i dati sull’indice PMI, fronte USA si attendono i dettagli delle minute dell’ultima riunione della Fed, il Pil ed il dato sugli ordini dei beni durevoli.
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