La settimana valutaria è caratterizzata da un generale indebolimento del dollaro statunitense contro tutte le principali valute.
Il Dollar Index dai massimi in area 105.50 di settimana scorsa è stornato sino all’importante supporto in area 103.90.
Potrebbero essere dei livelli interessanti per una ripresa della corsa del dollaro, ovviamente i drivers rimangono l’inflazione, le dichiarazioni degli esponenti delle banche centrali e lo spettro della recessione.
L’euro scambiato in area 1.0540, compresso tra la resistenza di 1.06 figura più volte toccata in settimana, ma subito respinto sul supporto a 1.0450. Il trend rimane ribassista, ma la rottura decisa di 1.06 potrebbe portare ad escursioni tra 1.07 e 1.0750. Sotto il supporto rimangono i minimi testati già due volte in area 1.0350
Recupero dello Yen che incomincia a vedere inflazione, l’ultima rilevazione è stata confermata a 2,5% rispetto all’1,2% del mese di marzo, un segnale da tenere conto per un paese che vive di importazioni e quindi importa inflazione.
Attenzione ai rintracciamenti come possibili ingressi per ulteriore debolezza della valuta nipponica, che allo stato attuale non è ancora difesa dalla Bank of Japan.
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