Il commodity trading dai concetti di base ai consigli pratici, in un articolo che spiega come muovere i primi passi nel mercato più antico della storia.
Per migliaia di anni i commercianti si sono avventurati per mari, oceani e continenti solo per riuscire a trasportare le proprie merci in ogni angolo del mondo conosciuto. Oggi bastano pochi click per diventare un trader di commodities, e il mercato moderno offre sempre più derivati finanziari che permettono di investire senza dover per forza acquistare o vendere fisicamente i beni in questione.
Il risultato? Sempre più investitori si approcciano a questo immenso mercato per diversificare il proprio portafoglio di trading, proteggere i propri ricavi dall’inflazione e sfruttare l’elevata volatilità che caratterizza le materie prime.
- Cos’è una commodity?
- Come avviene il commodity trading?
- Commodity trading con i derivati finanziari
- Il commodity trading su AvaTrade
- Qualche consiglio prima di iniziare
Cos’è una commodity?
Quando parliamo di commodity stiamo parlando in generale di materie prime, ossia qualsiasi tipo di bene che viene scambiato per soddisfare un bisogno, a prescindere dalle sue differenze qualitative.
Questi beni sono per questo definiti fungibili, perché sono tra loro sostituibili allo scopo di realizzare un servizio o una necessità. Il termine commodity deriva infatti dal francese commoditè, ossia vantaggio o convenienza.
Se questa definizione sembra difficile prova a pensare al nutrimento come una necessità, e alla carne come un prodotto in grado di soddisfarla. Ebbene, ti renderai immediatamente conto che per nutrirti potresti comprare carne, ma potresti allo stesso modo sostituirla con pesce, latte, uova o qualsiasi altro alimento che abbia la stessa funzione.
Ed è esattamente questo che succede per le commodity: in funzione della domanda, dell’offerta e del prezzo delle materie prime, i consumatori sono sempre pronti a sostituire un bene con un altro che svolga la stessa funzione. Come avrai modo di scoprire, questo concetto, definito in economia elasticità, è importantissimo per comprendere l’andamento delle materie prime.
Basti pensare alla spinta tecnologica verso i sostituti della benzina a partire dei suoi costanti aumenti di prezzo: nel breve termine gli automobilisti subiranno l’aumento, ma col passare del tempo cominceranno a valutare se acquistare un’auto a GPL, metano, ibrida.
Questo implica che i due mercati risultano in qualche modo collegati tra loro, e questo tipo di relazioni, più o meno dirette, esistono per quasi tutte le materie prime.
Ora che abbiamo chiaro cosa è una commodity, passiamo a vedere le due macro categorie in cui sono generalmente divise, ossia soft commodities e hard commodities.
Le soft commodities comprendono tutti i prodotti dell’agricoltura e dell’allevamento, e si possono quindi suddividere in:
- Beni agricoli: grano e cereali, mais, soia, oli vegetali, cacao, caffè, zucchero, legname, tabacco, frutta e verdura e loro derivati, cotone e altre fibre tessili vegetali, canapa, eccetera;
- Bestiame e derivati di origine animale: bovini, pollame, carni, latte, uova e così via.
Le hard commodities invece sono per lo più prodotti di estrazione mineraria o da risorse naturali e comprendono:
- Metalli preziosi: oro, platino, argento e palladio
- Metalli industriali: rame, alluminio, acciaio, nickel e tanti altri
- Fonti energetiche: greggio, gas naturale, benzina, oli combustibili e prodotti simili
Come avviene il commodity trading?
Se ti stai avvicinando al mercato delle materie prime, ho una buona notizia per te: non dovrai preoccuparti di fare spazio in cantina per un centinaio di barili di greggio o una mandria di bovini. Se infatti nel passato gli investitori accedevano a questo mercato solo per scambiare beni fisici, oggi non è più così, e al fine di permettere a tutti di partecipare al commercio sono nati nel tempo i derivati finanziari.
Acquistare una materia prima quando il prezzo è conveniente, stoccarla e poi rivenderla quando il mercato offre buone possibilità: i buoni vecchi metodi tradizionali esistono ancora, ma restano fuori portata della maggior parte degli investitori retail.
Il commodity trading avviene oggi principalmente attraverso molti prodotti finanziari, e insieme scopriremo i più importanti, ossia spot e futures, i CFD e gli ETC.
Esiste anche la possibilità di tradare materie prime attraverso le opzioni, e abbiamo dedicato ampio spazio a questo versatile strumento nel nostro articolo sul trading di opzioni.
Commodity trading con i derivati finanziari
Troverai molto materiale su CFD e futures nel nostro materiale formativo, quindi in questo articolo parleremo solo delle loro applicazioni sul mercato delle commodities. Se ti interessa scoprire a fondo cosa sono e come funzionano, leggi anche il nostro articolo su futures e CFD.
Spot e Futures
I contratti spot, o rolling daily, dipendono dal prezzo giornaliero del bene al momento del contratto.
Questi contratti intraday si prestano meglio al trading di breve termine, in quanto scadono alla fine di ogni giornata di trading e devono essere “estesi” quotidianamente tramite un’operazione nota come rollover, a meno che il trader non decida di chiuderli prima. È possibile consultare le date di scadenza dei relativi contratti disponibili al trading e le relative date dei rollover.
Passiamo ora ai futures, molto più importanti per gli investitori al dettaglio.
Un futures è un particolare tipo di contratto a termine che prevede un accordo tra due parti per scambiare un bene, in questo caso una materia prima, ad un certo prezzo in una data concordata. Questa può variare da pochi giorni a settimane a diversi mesi, a seconda del bene in questione.
Nascono dall’esigenza dei produttori di tutelare i propri investimenti dalle oscillazioni di mercato, e si sono poi diffusi fino a conquistarsi un posto d’onore tra i contratti più popolari.
I futures infatti prevedono che il contratto possa essere scambiato sia in cambio del bene fisico che per contanti, creando due strategie differenti: copertura o speculazione.
Sarà chiaro dopo un semplice esempio. Un agricoltore che semina oggi ha sostenuto un investimento iniziale considerevole, e non ha certezza di quanto riuscirà a raccogliere, o che prezzo riuscirà a spuntare per le sue merci. Apre quindi un contratto futures con il quale paga il suo diritto a vendere ad un certo prezzo in una certa data il suo prodotto. Ha così coperto il suo investimento iniziale.
Gli speculatori invece, come i trader, non sono interessati a vendere o comprare il bene fisico, e acquistano i contratti futures al fine di rivenderli a prezzi maggiori. Il loro scopo è trarre profitto dalle proprie previsioni sull’andamento dei mercati.
CFD sulle materie prime
Un contratto per differenza è un prodotto finanziario over the counter (OTC) che permette di beneficiare delle oscillazioni di prezzo di diversi asset, in questo caso materie prime, senza entrare effettivamente in possesso dell’asset in questione.
Quando acquistiamo un CFD non stiamo comprando il bene fisico, ma solo il diritto a ricevere un compenso per le nostre previsioni, qualora risultassero corrette.
I vantaggi di operare sulle materie prime con i CFD sono tanti e facili da capire:
✔️.Nessuna proprietà fisica sul sottostante | Niente imposte e commissioni, ma anche niente stoccaggio e manutenzione o trasporto delle merci |
✔️.Leva finanziaria | Se impari a padroneggiarla, ti permette di muovere grossi capitali con investimenti relativamente ridotti |
✔️.Semplicità e velocità di esecuzione | Puoi concludere più transazioni in uno stesso giorno |
✔️.Versatilità long VS short | Ti permettono di beneficiare sia dei rialzi che dei ribassi di prezzo |
✔️.Hedging | Alcune materie prime sono correlate inversamente, e permettono strategie di copertura |
✔️.Ampia gamma di asset | Negozia quello che conosci meglio |
I CFD sono prodotti rischiosi, soprattutto se usati senza la dovuta esperienza, approfondiscili il più possibile, partendo dal nostro articolo dedicato ai contract for difference.
Negoziare i CFD non è da tutti, fallo con un broker affidabile e pluripremiato.
ETC
Gli exchange traded commodities sono estremamente simili agli ETF, ma specifici del mercato delle materie prime.
Possono essere definiti strumenti finanziari negoziabili in borsa che replicano i rendimenti della materia prima o dell’indice a cui fanno riferimento.
Si tratta di strumenti a gestione passiva, e se vuoi approfondire il loro funzionamento ti consiglio di leggere il nostro articolo su cos’è un ETF.
In particolare ci soffermeremo sulle sue unicità rispetto ad un ETF:
- il rendimento di un ETC può dipendere sia dal prezzo spot che dal prezzo future di una singola materia prima o di un paniere di materie prime;
- richiedono capitali molto bassi, e tendono a seguire fedelmente il loro sottostante;
- permettono di investire, oltre che su indici, anche su singole materie prime.
Il commodity trading su AvaTrade
Abbiamo visto come il trading di commodities può risultare una valida strada per la diversificazione del proprio portfolio di trading, fonte di guadagno, mezzo di copertura. In più racchiude un fascino unico, perché trasmette intrinsecamente passione verso il bene che si negozia.
AvaTrade porta questo mondo a casa tua, sul tuo computer o dispositivo mobile, per consentirti di fare trading sulle più popolari materie prime ovunque tu sia. Per cominciare non devi fare altro che aprire un conto di trading, o usare quello che già usi per i tuoi asset preferiti. Come sempre ti consigliamo di provare sempre le tue strategie su un conto demo, e solo quando ti senti pronto passare ad uno reale.
AvaTrade offre speciali vantaggi per il commodity trading:
- Tante materie prime fra cui scegliere, un unico conto di trading
- Preferisci Metatrader 4, MetaTrader 5 o AvaTrade App mobile?
- Servizio clienti multilingue 24 ore su 24, 5 giorni alla settimana
- Condizioni vantaggiose e spread competitivi
- Broker regolamentato
AvaTrade lavora in tutto il mondo, è regolamentato da 6 enti di vigilanza e conforme alla normativa europea MiFID II. In Italia, opera in regime di passaporto della propria licenza n. C53877 emessa dalla Central Bank of Ireland.
Il nostro impegno a darti sempre il meglio è stato fino ad oggi premiato con numerosi riconoscimenti mondiali.
Qualche consiglio prima di iniziare
Se ti senti pronto a muovere i primi passi nel trading delle materie prime, fai tesoro di questi semplici consigli:
- Dedica impegno e tempo a studiare con cura il bene che vuoi negoziare, cerca di comprendere cosa ne influenza domanda, offerta e trend. Un buon calendario di trading sarà per te uno strumento prezioso
- Se non hai già un account di trading, scegli con cura un broker che ti ispiri fiducia e ti offra tutto ciò di cui puoi avere bisogno
- Stabilisci un budget separato da dedicare al trading, ti proteggerai dalle possibili difficoltà
- Non rischiare mai più di quanto sei disposto a perdere: una saggia strategia è partire dal rischio che puoi correre, e in base a quello decidere quanto investire
- Decidi un piano di trading e seguilo scrupolosamente, ti proteggerà se il mercato metterà a dura prova le tue emozioni.
- Non smettere mai di puntare più in alto, e amplia il più possibile le tue conoscenze.
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Commodity trading FAQ
- Quali sono le migliori materie prime da scambiare?
Le più popolari tra i trader sono l’oro e il petrolio. Questo perché entrambi godono di ottima liquidità e fonti di informazione. Tuttavia, non sono necessariamente le migliori materie prime da scambiare. La migliore merce per qualsiasi trader è quella in cui si è più competenti. Una in cui si possieda conoscenza dettagliata del mercato, o della domanda e dell’offerta per quel particolare prodotto. Solo la profonda conoscenza rende più facile negoziare con successo una merce. E chiunque può ottenerla attraverso la ricerca e lo studio.
- Perché è meglio fare trading sulle materie prime con i CFD?
Il modo tradizionale di fare trading di materie prime è utilizzare contratti futures. Tuttavia questo non è sempre il modo migliore per scambiare materie prime. Per prima cosa molti trader non hanno accesso ai futures, perché questo trading richiede un investimento iniziale piuttosto elevato. I futures inoltre sono influenzati dalla leva e, sebbene questo possa gonfiare i guadagni, può anche amplificare le perdite. Tutti questi problemi possono essere evitati utilizzando invece i CFD. La liquidità non è mai un problema con i CFD, puoi iniziare con poche centinaia di dollari e avere la possibilità di decidere se usare o no la leva.
- È possibile scambiare materie prime online?
Molte persone quando pensano al trading di materie prime ripensano all’immagine della “fossa di scambio”, come quella che si vede nel film “Una poltrona per due”, dove Eddie Murphy e Dan Aykroyd chiudono il mercato dei futures del succo d’arancia. Forse in passato poteva anche essere così, ma nel 21° secolo è diventato virtuale e può essere gestito on-line da ogni angolo del globo. Tutto ciò che serve è aprire un conto di trading con un broker che offra l’accesso ai mercati delle materie prime e chiunque può essere in grado di fare trading online.