Azioni Coca Cola

Fai trading sul azioni Coca Cola

Dr John Stith Pemberton, l’inventore della bevanda analcolica più famosa al mondo, la Coca Cola, era originario di Columbus, Georgia, ma si trasferì ad Atlanta nel 1869. Un decennio dopo aprì il suo laboratorio chimico ad Atlanta per entrare nel settore dei farmaci brevettati. Tra le sue invenzioni in questo settore vi sono diversi prodotti ben conosciuti ai tempi, tra cui le pillole per il fegato Triplex, la tinta per capelli Queen e la gingerina.

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The Coca Cola Company ha una storia nel mercato del trading azionario che è ricca quasi quanto il suo patrimonio culturale. Tutto ebbe inizio nel 1919 quando un consorzio di imprenditori guidato da Ernest Woodruff (il padre di Robert W. Woodruff) acquistò la società per $25 milioni.

Nel 1920 il gruppo racchiuse le attività sotto il nome di Delaware Corporation, mettendo in vendita le proprie azioni tramite un’offerta pubblica iniziale (IPO) presso la borsa valori di New York (NYSE).

Le azioni ordinarie vennero inizialmente offerte a $40 ciascuna, mentre le azioni privilegiate furono in vendita per $100 ciascuna. Inizialmente The Coca Cola Company usò il ticker CCO, che venne poi cambiato in KO nel 1923. Il titolo Coca Cola rientra nel settore dei beni di consumo difensivi e del settore delle bevande analcoliche.

Dall’IPO originale il titolo della società è cresciuto in modo esponenziale; per esempio, un’azione ordinaria acquistata nel 1919 per $40 varrebbe quasi $10 milioni nel 2018, nel caso in cui i dividendi fossero stati reinvestiti, per un aumento del valore pari al 10.7% annuo. Nel novembre del 2018 il titolo Coca Cola era scambiato a $49.02 per azione.

Nel 1987 le azioni Coca Cola vennero aggiunte nuovamente alla lista dei 30 titoli azionari che costituiscono il Dow Jones Industrial Average (DJIA), un indice che viene comunemente utilizzato come punto di riferimento dagli analisti che esaminano la performance del mercato azionario. In precedenza il titolo Coca Cola era stato inserito nell’indice dal 1932 al 1935. Dal 1969, Coca Cola offre ai propri azionisti dividenti in crescita ogni anno.

Grazie alla comprovata storia di successo, la società attirò l’attenzione di uno degli investitori di maggior successo nella storia, il miliardario Warren Buffett. La società di Buffett, la Berkshire Hathaway, iniziò ad acquistare le azioni Coca Cola nel 1988. A seguito dei buyback azionari e degli ulteriori acquisti, la società di Buffett oggi controlla il 9.3% dell’eccezionale titolo Coca Cola, il che lo rende il principale azionista della potente società di bevande.

La storia del titolo Coca Cola

Nel 1886 Pemberton creò un intruglio che conteneva zucchero, acqua, estratti di foglia di coca e noci di Kola. Dopo aver aggiunto della caffeina, mise il prodotto sul mercato come rimedio per il mal di testa. I test e le ricerche di Pemberton lo portarono a concludere che il medicinale che aveva sviluppato fosse in grado di alleviare anche la spossatezza e facilitare la digestione, mentre rappresentava di fatto una bevanda rinfrescante. Ecco come è nata la storia di The Coca Cola Company.

Oggigiorno The Coca Cola Company è il produttore di bevande leader nel mondo, con oltre un miliardo di singole bevande vendute ogni giorno. Il marchio commerciale rosso e bianco della società è sicuramente il più conosciuto tra tutti i marchi commerciali al mondo.

Con sede ad Atlanta, Georgia, Coca Cola produce 4 delle 10 bevande più popolari al mondo (dato aggiornato a novembre 2018): la Coca Cola (numero 1), la Coca Cola light (inclusa la versione Light e Zero), la Fanta e la Sprite.

The Coca Cola Company vanta inoltre una delle reti di distribuzione più estese al mondo, per un’offerta di oltre 400 diversi prodotti in oltre 200 paesi e territori.

Coca Cola ha una lunga e ricca storia di acquisizioni. Tra i numerosi marchi che la società ha acquistato vi sono Minute Maid, Columbia Pictures (che è stata poi venduta a Sony per $3 miliardi), il marchio di cola indiana Thumbs Up, Barq’s, il marchio Odwalla dei succhi di frutta, smoothie e barrette, Fuze Beverage, Honest Tea e Monster Beverage.

Nel 2015 la società ha acquisito una partecipazione minoritaria di Suja Life LLC, il produttore di succhi pressati a freddo. Alla fine del 2016 Coca Cola ha acquisito molte delle ex attività Coca Cola di SABMiller, mentre nell’agosto del 2018 la società ha deciso di acquistare Costa Coffee da Whitbread per £3.9 miliardi.

Come fare trading sul titolo Coca Cola

The Coca Cola Company ha registrato una modesta ma costante crescita dal 2008. Tuttavia, le sfide del 21° secolo non hanno reso la vita facile al colosso delle bevande analcoliche.

Nonostante ciò, 130 anni di continui successi e l’esperienza nel superare tempi difficili sui mercati azionari hanno portato la società a trovare un posto all’interno di molti portafogli di investimento degli investitori più celebri al mondo.

Sebbene il titolo registri periodi di rialzi e trend laterali, vi sono diversi fattori che portano a cali di breve termine e picchi di interesse per trader di CFD nel breve termine:

• Mercati emergenti volatili
  Sebbene i mercati emergenti possano risultare profittevoli e offrono potenziali profitti elevati, questi presentano anche diversi rischi che secondo gli analisti di mercato possono avere effetti negativi sulla performance finanziaria della società. L’instabilità politica e l’incertezza economica in alcune zone del mondo stanno forzando Coca Cola a rivalutare le proprie strategie e a redistribuire i fondi. Il Medio Oriente è nel bel mezzo di una crisi e per questo non è più florido come in passato. Anche Cina e Russia stanno subendo un rallentamento delle rispettive economie, il che rende questi paesi meno profittevoli per The Coca Cola Company.
• Forze economiche
  L’inflazione porta i costi di produzione ad aumentare, il che significa che la società dovrà affrontare l’inevitabile problema dell’aumento dei prezzi. Tuttavia, se la società aumenta i prezzi, il rischio è quello di perdere clienti che non potranno più permettersi un prodotto che desiderano ma che non necessitano per forza. Per esempio, il prezzo di una bottiglia da 2 litri di Coca Cola è più che raddoppiato solamente in poco più di un decennio (dal 2008). Se Coca Cola è costretta a ridurre i prezzi per poter mantenere o aumentare i consumi, la società potrebbe dover accettare margini di profitto inferiori, il che potrebbe colpire il prezzo del titolo azionario.
• La fedeltà al marchio dei Millennials
  Solitamente la forza del marchio Coca Cola è il primo elemento a cui pensa la maggior parte degli analisti ogni qual volta viene menzionato il nome Coca Cola. Ed ecco perché: la Coca Cola, che rappresenta solamente uno di molti prodotti all’interno del portafoglio della società, è il quinto marchio più grande al mondo, secondo i dati aggiornati a novembre 2018. Tuttavia, vi è un problema non indifferente: i più grandi marchi al mondo non hanno più il potere di una volta. Questo perché la generazione dei Baby Boomer, che è solitamente fedele ai marchi con i quali sono cresciuti e dei quali si sono fidati per anni, spende meno una volta andata in pensione, mentre i millennials che rappresentano il maggior gruppo demografico tra i consumatori sono agnostici nei confronti dei marchi. Coca Cola dovrà trovare il modo per attirare i millennials verso i propri prodotti su larga scala. Dal momento che Coca Cola è un titolo azionario popolare su cui fare trading nei mercati finanziari, è importante valutare l’impatto che questi fattori possono originare nel breve termine, piuttosto che nel lungo termine, quando il prezzo del titolo Coca Cola avrà prezzato tali fattori.

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