In ambito finanziario è possibile imbattersi nella parola swap in contesti diversi, generando spesso molta confusione nei trader alle prime armi. Vediamo allora cos’è esattamente lo swap e i due tipi di swap più importanti nel trading online: lo swap valutario e lo swap overnight.

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Cos’è un contratto di swap?

I contratti swap (dall’inglese fare a cambio) fanno parte della numerosa famiglia dei contratti derivati, ossia tutti quelli che derivano il proprio valore a partire da quello di un altro strumento, che prende perciò il nome di sottostante.

Il Testo Unico delle Disposizioni in Materia di Intermediazione e Finanza definisce lo swap come una tipologia di contratto derivato finanziario per mezzo del quale le due parti stipulanti “si obbligano a effettuare delle prestazioni pecuniarie reciproche e speculari al verificarsi di specifici eventi di rilevanza finanziaria[…] al fine di ripartire tra le stesse le possibili conseguenze negative derivanti da tali fluttuazioni e, in tal modo, neutralizzare o limitale la perdita o i vantaggi che ne possono derivare”.

In altre parole, le due parti dell’accordo si impegnano a scambiarsi somme di denaro in futuro, secondo tempi e modalità definite dal contratto stesso.

L’obiettivo degli swap può essere di hedging (copertura), di speculazione o di arbitraggio.

Si tratta chiaramente di una formula altamente personalizzabile, e pertanto ciascun contratto specifica l’asset di riferimento, i termini dello swap, i valori degli strumenti sottostanti, la frequenza e le date dei pagamenti che originano dal contratto.

Diversamente dai contratti finanziari più diffusi, come opzioni vanilla e futures, gli swap non sono negoziati su una borsa o un exchange, ma sono accordi tra le parti over-the-counter personalizzati secondo le esigenze dei contraenti. Nonostante ciò, il trading sugli swap è uno dei più importanti e liquidi mercati a livello mondiale, con un valore di oltre 540 trilioni di dollari.

Quali altri tipi di swap esistono?

Il termine swap in ambito finanziario può avere numerose accezioni. In quanto destinato al commercio OTC, come accennato lo swap può avere come sottostante svariati strumenti finanziari, che determinano a quale categoria appartiene il contratto. La tipologia più comune è senz’altro lo swap dei tassi di interesse (interest rate swap), ma lo swap può anche interessare delle materie prime (commodity swap), valute (currency swap) o tantissimi altri strumenti.

Quasi sempre uno dei due contraenti di uno swap è una banca o un grosso intermediario finanziario, o stati o grosse aziende. Discorso a parte merita lo swap overnight, che rientra tra i costi di trading in cui è possibile incorrere qualora le posizioni di trading siano lasciate aperte durante la notte.

Lo swap valutario o cross currency swap

Uno swap valutario è un contratto attraverso il quale due parti si scambiano i flussi di denaro (cash flow) generati applicando i tassi di interesse a due capitali nozionali in due diverse valute.

In altre parole, ciò che viene scambiato è l’onere derivante dal possesso della valuta in sé. Spesso alla stipula e alla scadenza del contratto avviene anche lo scambio del capitale nozionale, ma questo non rappresenta una condizione essenziale. Anche la natura dei due tassi di interesse può essere varia: possono essere entrambi fissi, variabili o misti.

Sebbene in passato il carry trade ha dimostrato un suo possibile uso speculativo, l’obiettivo più diffuso per stipulare un contratto di swap è quello di stabilire un tasso di cambio fisso o proteggere dalle fluttuazioni del mercato.

Tipi di swap valutari

Gli swap valutari possono essere distinti in due categorie principali: quelli in cui avviene scambio di capitali e quelli in cui si scambiano i tassi di interesse.

Nel primo caso, le due parti -solitamente due aziende- si scambiano un capitale sul quale viene concordato un certo tasso di cambio. Immaginiamo ad esempio che due aziende sottoscrivano un contratto per cui l’azienda A scambia 10.000 $ all’azienda B e riceva da quest’ultima 12.000 €. Il tasso di cambio in questo caso è stato fissato a 1,2000. Quando il contratto terminerà, le aziende restituiranno gli importi dovuti applicando questo stesso tasso di cambio, proteggendo il proprio capitale dal rischio di brusche fluttuazioni che potrebbero svalutarlo. Le due aziende possono comunque concordare di scambiarsi pagamenti relativi ai reciproci tassi di interesse prima della scadenza del contratto, come spesso avviene quando il tasso di cambio di mercato si allontana in modo sostanziale da quello pattuito.

Nel secondo caso invece il capitale sottostante, è un prestito e l’oggetto dello scambio sono gli obblighi che derivano dal pagamento dei tassi di interesse su di esso. Non è perciò previsto lo scambio del capitale, che prende quindi il nome di capitale nozionale (notional principal). I tassi possono essere entrambi fissi, entrambe variabili, o uno fisso e uno variabile. Questo tipo di accordo ha solitamente l’obiettivo di ridurre i costi del prestito o proteggersi da eventuali altre incertezze ad esso collegate.

Vantaggi degli swap valutari

Gli swap di valuta si sono dimostrati molto convenienti in ambito finanziario, rispondendo alle più svariate necessità di aziende e imprenditori.

Rendono possibile rinominare prestiti o altri pagamenti da una valuta in un’altra, con tutti i vantaggi che questo comporta sia per privati che aziende; offrono la flessibilità di coprire il rischio associato ad un’altra valuta, nonché garantiscono un tasso di cambio fisso per tempi lunghi; rendono possibile alle grandi imprese raccogliere fondi in una valuta e risparmiarli in un’altra.

Se gestiti attentamente, i rischi delle operazioni di swap posso essere davvero minimi. Infine, la grande liquidità del mercato degli swap facilita in caso di accordo la modifica dei termini del contratto in qualsiasi momento, e se le due parti lo ritengono necessario perfino la sua cessazione anticipata.

Vediamo un esempio di come due aziende possono utilizzare un contratto di swap per ridurre la spesa derivante dai tassi di interesse o ottenere un finanziamento a un costo più vantaggioso: supponiamo che una società con sede negli Stati Uniti “A” desideri espandersi nel Regno Unito e, contemporaneamente, una società con sede nel Regno Unito “B” cerchi di entrare nel mercato statunitense. Entrambe si troverebbero a dover cercare finanziamenti su mercati esteri, dove difficilmente li otterrebbero a prezzi vantaggiosi. Le banche del Regno Unito potrebbero essere disposte a offrire prestiti alla società A al 12%, mentre le banche statunitensi di B a non meno del 13%. Tuttavia, se invece li richiedessero sul proprio territorio nazionale entrambe potrebbero senza sforzi ottenere prestiti all’8%. Se entrambe le società chiedessero importi simili, la società A potrebbe richiederli in prestito alla propria banca statunitense, mentre la società B dalla sua banca britannica, concordando un contratto di swap mediante il quale si impegnerebbero a pagare gli interessi sui reciproci finanziamenti. In caso di tassi di interesse diversi, entrambe le società dovrebbero elaborare una formula che rappresenti fedelmente la loro obbligazione creditizia rappresentativa.

Un’altra via possibile potrebbe essere che entrambe le società emettessero obbligazioni ai tassi sottostanti e le consegnassero alla banca incaricata dello swap, che le scambierebbe l’una con l’altra. Le attività della società A rimarrebbero nel Regno Unito e quelle della società B negli Stati Uniti, mentre i loro interessi sarebbero trasferiti dall’una all’altra attraverso la banca di swap. Inoltre, ciascuna società, alla scadenza, restituirebbe il capitale ricevuto alla banca di swap, ricevendo in cambio il capitale originale. In questo modo le due società avrebbero ottenuto la valuta estera che desideravano a un tasso più conveniente, proteggendosi inoltre dal rischio forex.

Cos’è lo swap nel trading

Nel forex trading online lo swap overnight, o tasso di finanziamento è un tasso di interesse che guadagni o paghi per mantenere le tue posizioni durante la notte. La commissione di swap varia in base ai tassi di interesse sottostanti delle valute coinvolte e se la nostra posizione sulle valute coinvolte è long o short. È applicato una volta al giorno durante la fase di rollover (solitamente le 00:00 CET) solo se le posizioni durano più di un giorno.

Esso è addebitato dal broker in automatico, che lo calcola applicando la formula:

premio =

Saperlo in anticipo è molto semplice, basta inserire gli estremi dell’operazione che intendiamo aprire sul nostro calcolatore di trading. Dettagli e condizioni dei tassi di interesse e del loro funzionamento possono essere reperiti nella sezione info di trading.

Come abbiamo detto può essere sia un accredito che un addebito, sebbene il secondo caso sia di gran lunga il più comune. Delle cosiddette valute forex a rendimento positivo fanno parte il dollaro australiano (AUD) e il dollaro neozelandese (NZD); mentre di quelle a rendimento negativo fanno parte invece lo yen giapponese (JPY) e l’euro (EUR). Frequentemente, quando acquisti una valuta ad alto rendimento contro una a basso rendimento, guadagni un interesse di swap positivo, ma tieni presente che può anche essere il contrario. Uno dei modi di evitare questo costo è aprire un account di trading islamico senza swap.

FAQ sullo swap valutario

  • A cosa serve lo swap valutario?

    Nel caso di swap effettuati da imprese e istituzioni, il motivo è in generale proteggersi o ottenere finanziamenti più economici. A scopo speculativo invece è possibile puntare ad incassare lo swap positivo, acquistando una valuta ad alto rendimento come il dollaro australiano e vendendo contemporaneamente una valuta a basso rendimento come lo yen giapponese. Finché il movimento nella coppia è nullo o favorevole alla posizione del trader, possedere la coppia permette di incassare lo swap, ossia la differenza nei tassi di interesse tra le due valute.

  • Qual è il più grande vantaggio degli swap di valuta per gli investitori?

    L’utilizzo dello swap di valuta per generare reddito è possibile, ma di solito il vantaggio più immediato per gli investitori al dettaglio consiste nella capacità di proteggersi dalla volatilità dei mercati valutari. Con uno swap di valuta un investitore può ridurre la volatilità delle proprie posizioni estere, migliorando così il profilo rischio-rendimento e smussando gli alti e bassi del proprio portafoglio. I tassi cambiano continuamente, e gli swap di valuta possono aiutare a ridurre gli effetti di queste fluttuazioni.

  • Quali sono i potenziali svantaggi degli swap di valuta?

    Quando l’investitore usa uno swap per coprire una posizione, risulteranno appianati anche gli effetti dei movimenti positivi, perché la copertura protegge dalla volatilità in entrambe le direzioni. Oltretutto in situazioni di estrema volatilità chi detiene una posizione per incassare lo swap potrebbe vedere erosi i suoi guadagni in caso di un repentino movimento avverso. Gli anni d’oro in cui il carry trade permetteva guadagni seri e relativamente sicuri è lontano, e oggi per riuscirci è necessario pianificare attentamente le scelte.Nel caso invece delle imprese che effettuano swap, esse saranno esposte al rischio di credito e di tasso di interesse, soprattutto nel caso di contratti che si estendono su diversi anni.