Quando siamo davanti alla nostra piattaforma è doveroso e necessario avere chiari un po’ di nozioni legate alla gestione del rischio.
“Lasciare correre i profitti e tagliare le perdite”…chissà quante volte abbiamo sentito pronunciare o letto questa frase, un periodo semplice ed efficace, almeno sulla carta. Perché quando ci troviamo in una posizione davanti al nostro monitor, molto spesso trasformiamo un operazione che dovrebbe durare pochi minuti in un operazione di medio lungo periodo; solo perché non vogliamo accettare una perdita e senza ragione non facciamo altro che aumentarne la consistenza rimandando la chiusura di un’operazione sbagliata.
Sono situazioni che si manifestano all’interno di ogni giornata del trader, sono situazioni da gestire in maniera razionale, togliendo ogni aspetto emotivo legato alla speranza, termine che non dovrebbe far parte del vocabolario del trader.
Capire che “prima si taglia una perdita, prima saranno eliminati gli effetti potenzialmente devastanti che derivano dal suo mancato controllo” sta alla base di ogni strategia come ha scritto Michele Maggi nel suo libro “Trading di elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo”.
Il Recover Factor
A riguardo è importante osservare la tabella seguente, inerente all’asimmetria delle performance, dove viene indicata la performance necessaria per recuperare una determinata percentuale di perdita (Recover Factor).
Loss | Recover Factor |
0% | 0% |
20% | 25% |
40% | 67% |
50% | 100% |
60% | 150% |
75% | 300% |
80% | 400% |
Come si evince dal grafico, l’andamento della curva è di tipo esponenziale; tale per cui la percentuale di recupero aumenta sempre di più all’aumentare della perdita.
Un esempio concreto
A conferma di quanto scritto sopra ipotizziamo una serie di rendimenti mensili come quella in figura.
Le perdite non superano mai il 20% mentre i guadagni mostrano picchi fino al 30%; infatti la somma dei valori è positiva e pari addirittura al 26% !
La realtà invece è completamente differente ed il guadagno effettivo sarebbe stato solamente del 6% (608 / 10.000)
Perfomance | Balance |
0% | 10.000,00 |
-10% | 9.000,00 |
6% | 9.540,00 |
-20% | 7.632,00 |
-5% | 7.250,40 |
-5% | 6.887,88 |
10% | 7.576,67 |
5% | 7.955,50 |
10% | 8.751,05 |
30% | 11.376,37 |
-10% | 10.238,73 |
10% | 11.262,60 |
-20% | 9.010,08 |
10% | 9.911,09 |
10% | 10.902,20 |
-5% | 10.357,09 |
-10% | 9.321,38 |
-15% | 7.923,17 |
-20% | 6.338,54 |
5% | 6.655,47 |
10% | 7.321,01 |
15% | 8.419,16 |
20% | 10.103,00 |
5% | 10.608,15 |
Considerazioni finali
Non solo non basta limitare le perdite, bisogna anche lasciare correre i profitti. Ognuno di noi durante la propria esperienza di trading molte volte avrà trasformato giornate di trading positive in risultati negativi, innanzitutto per non avere saputo tagliare le perdite o soprattutto per avere tagliato troppo frettolosamente i profitti.
Ipotizziamo di avere fatto 7 operazioni in utile su 10, l’unico problema però è che le tre sbagliate per i motivi già sopra evidenziati, le abbiamo lasciate correre un po’ troppo… cosa che del resto non abbiamo saputo fare che con la maggior parte delle operazioni, quelle in utile. Sorge spontanea una riflessione dunque, non è il nostro approccio al trading errato ma la gestione delle nostre posizioni. La componente razionale dovrà dunque prevalere quella emozionale che ci porta a tagliare subito i profitti e lasciare correre le perdite.