La settimana valutaria è stata caratterizzata da un rafforzamento generale de dollaro statunitense contro tutte le principali valute, anche contro valete che nelle settimane precedenti avevano beneficiato dell’aumento dei costi delle materie prime e dalla loro lontananza dell’area della crisi in Ucraina.
L’uscita delle minute dei verbali della Fed sull’ultimo FOMC confermano l’atteggiamento “aggressivo” della Banca Centrale pronta a rialzi anche di uno 0,5% alle volta e pronta ad una riduzione delle spese sul bilancio.
Dollar Index storna sfiora area 100, dopo aver rotto la resistenza posta a 99.40. I prossimi target potrebbero essere i livelli in area 103 toccati all’inizio della pandemia.
EUR/USD in area 1.0850 appena sopra ai minimi di 1.0805 di 2 settimane fa. La prima resistenza degna di nota e ancora lontana in area 1.1140 .
Da monitorare i cambi contro yen tutti in forte guadagno alimentati ancora da una politica espansiva da parte della Banca del Giappone che non deve affrontare problematiche di inflazione soprattutto lato interno.
Da notare che valute quali Corona Svedese, SEK e Sloty continuano il recupero dai minimi delle settimane scorse a causa della crisi Ucraina.
Attenzione a settimana prossima ai dati in Gran Bretagna, riunione BCE e Banca Centrale Nuova Zelanda
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