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Tesco plc PLC, conosciuta come Tesco, ha sede a Welwyn Garden City, Hertfordshire, Inghilterra. Nel 2018 questo venditore britannico di alimentari e merci in generale si posiziona al nono posto tra i maggiori rivenditori al dettaglio al mondo per ricavi e al terzo posto per ricavi lordi. Tesco conta negozi in 7 paesi tra Europa ed Asia ed è il leader del mercato alimentare nel Regno Unito, in Tailandia, Ungheria e Irlanda.
Inizialmente aperto come venditore di alimenti nel Regno Unito, Tesco si è ingrandito e si è diversificato a partire dai primi anni 90 nella vendita al dettaglio di vestiti, libri, arredamento, elettronica, giocattoli, benzina, telecomunicazioni, servizi finanziari e persino servizi internet, che oggigiorno rende Tesco uno dei colossi della grande distribuzione. Quotato presso la borsa valori di Londra, con il simbolo ticker TSCO, Tesco fa parte dell’indice FTSE 100, con una capitalizzazione di mercato di 21.24 miliardi di sterline, secondo i dati aggiornati a ottobre 2018.
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Tesco venne fondato da Jack Cohen nel 1919 come un gruppo di bancherelle a Londra. Il nome “Tesco” apparve per la prima volta nel 1924 dopo che Cohen acquistò un carico di the da T.E. Stockwell, unendo così le iniziali di Stockwell con le prime due lettere del suo cognome per dare vita al nome “Tesco”. Il primo negozio Tesco venne aperto a Burnt Oak, Barnet nel settembre del 1931. Nel 1939 vi erano già oltre 100 negozi Tesco sparsi per il Regno Unito.
Nel 1947 la Tesco Stores (Holdings) Limited approdò presso la borsa valori di Londra con un prezzo per azione di 25 centesimi.
Un anno dopo, in seguito ad una visita in Nord America, Cohen decise di avventurarsi nel settore del self-service. Il primo negozio self-service aprì nel 1948 nell’Hertfordshire e inizialmente venne accolto dai clienti con sentimenti contrastanti. Il negozio si ingrandì rapidamente e si spostò presso locali più grandi lungo la stessa via. Nel 1956 Tesco aprì il primo supermercato a Maldon, Essex. Il negozio includeva un bancone che vendeva burro, formaggio e carne pesati da commessi. Nel 1960 Tesco iniziò a vendere vestiti e prodotti casalinghi in tutti i negozi del Regno Unito. Lo stesso anno la società acquistò oltre 200 filiali nel nord dell’Inghilterra. Da notare che nel 1961 il negozio Tesco di Leicester entrò a far parte del libro dei Guinness Records quale negozio più grande d’Europa.
Tesco nel corso degli anni ha registrato una serie di acquisizioni e nel corso degli anni 50 e 60 è arrivato a contare oltre 800 negozi. Nel 1957 Tesco acquistò 70 negozi Williamson; nel 1959 la società acquistò 200 outlet Harrow Stores; nel 1960 vennero invece acquistati 212 negozi Irwin; nel 1964 Tesco acquisì 97 negozi Charles Phillips e nel 1968 la società acquistò la catena di negozi Victor Value. Nel maggio 1987 Tesco acquisì la catena Hillards che contava 40 supermercati nel nord dell’Inghilterra per £220 milioni.
Nel corso degli anni Tesco ha ampliato e diversificato la propria offerta, rispondendo ai bisogni dei propri clienti e ai cambiamenti del mercato. Nel 1996 Tesco introdusse il programma di fedeltà “Clubcard” e il servizio di shopping online. Nello stesso anno la società diede vita ad una serie di operazioni oltre oceano. Nel 1997 Terry Leahy assunse il ruolo di amministratore delegato di Tesco.
Nel luglio 2001 Tesco ottenne una partecipazione del 35% di GroceryWorks USA e iniziò a consegnare per il paese alimenti acquistati tramite il servizio online. La società acquistò anche 13 ipermercati HIT in Polonia nel 2002. Nello stesso anno Tesco ampliò il proprio mercato di convenience store nel Regno Unito acquistando i negozi T & S Stores. Un anno dopo la società si espanse in Giappone e Turchia, acquistando C Two-Network in Giappone e Kip, una catena di supermercati turca. Nel corso dei due anni successivi Tesco ampliò la propria presenza in altre regione, tra cui Polonia e Tailandia.
Nel tentativo di ampliare la propria offerta nel 2010 Tesco diede vita anche ad una piccola casa di produzione cinematografica. L’obiettivo era di produrre film su DVD esclusivi per Tesco. Il primo film, intitolato Paris Connections e basato su una celebre storia di Jackie Collins, venne lanciato il 6 settembre 2010. Nel settembre 2013 Tesco lanciò il primo computer tablet della società. Si trattava di un modello da 7” chiamato Hudl.
Sempre nel 2013 Tesco dichiarò di voler uscire dal mercato statunitense per un costo di £1.2 miliardi.
Nello stesso anno Tesco acquistò la catena di bar e ristoranti Giraffe per £48.6 milioni. La società iniziò in seguito ad aprire alcuni ristoranti all’interno dei propri negozi. Successivamente venne fondata la Tesco Family Dining Ltd.
Dave Lewis, in precedenza ad Unilever, assunse il ruolo di CEO di Tesco l’1 settembre 2014. Qualche mese più tardi Lewis annunciò la chiusura della sede a Cheshunt, oltre a 43 negozi Tesco e 49 progetti per nuovi supermercati. La società vendette inoltre il proprio servizio di video on-demand Blinkbox e TalkTalk, l’attività di telefonia fissa e internet.
All’inizio del 2017 Tesco completò la fusione con Booker Group, il venditore all’ingrosso più grande del Regno Unito. Dalla fusione emerse il maggior gruppo alimentare del Regno Unito, con Booker al primo posto tra i venditori all’ingrosso del Regno Unito e Tesco al primo posto tra i venditori di alimentari al dettaglio britannici.
Nel 2018 Tesco vanta un’ampia gamma di tipologie di negozi, tra cui i negozi Tesco Extra, Tesco Superstores, Tesco Express, Tesco Metro e Tesco One Stop, per citarne alcuni. Tra i servizi offerti vi sono l’home shopping, il programma fedeltà Tesco Clubcard, servizi di supporto tecnico, giardinaggio, panetterie e persino stazioni di rifornimento. Dopo aver iniziato a vendere benzina nel 1974, Tesco ha diversificato l’offerta alle proprie stazioni di rifornimento inserendo i biocarburanti, tra cui biodiesel e miscele di benzina-bioetanolo al posto del diesel e della benzina puri. Nel 2013 si contavano 200 punti rifornimento Tesco Express/Esso nel Regno Unito.
Per coloro che desiderano utilizzare Tesco per le proprie necessità bancarie, Tesco offre servizi finanziari tramite Tesco Bank, che inizialmente era una joint venture con The Royal Bank of Scotland. Tesco Bank offre prestiti, mutui, carte di credito, conti risparmio e assicurazioni. Nel 2017 Tesco Bank ha generato un profitto di £130 milioni, dei quali £66 milioni legati alle azioni Tesco. Entrando nel settore finanziario, Tesco ha diversificato il proprio marchio e ha ampliato la propria offerta andando oltre il settore delle vendite al dettaglio.
Il motto di Jack Cohen era “pile it high and sell it cheap” (accumularne tanto e vendilo a basso prezzo) e con l’espansione che Tesco ha registrato nel corso degli ultimi due decenni, è evidente perché la società sia uno dei maggiori venditori al dettaglio al mondo.
Storico del titolo Tesco
Il titolo Tesco venne negoziato per la prima volta nel 1947 e da allora è diventato un titolo blue-chip nel Regno Unito. A differenza di molti altri importanti titoli di trading, Tesco non ha mai effettuato un frazionamento azionario. Tuttavia, l’iter per gli investitori Tesco è stato accidentato, dal momento che molte altre grandi società sono entrate nello stesso spazio commerciale, aumentando la concorrenza per Tesco.
La crisi finanziaria del 2008 e degli anni successivi non è stata un bene per Tesco. Prima della crisi, all’inizio del 2008, il titolo Tesco era scambiato in prossimità del livello di 500 GBX, per poi scivolare in calo fino a quota 150 GBX nel 2016. L’aprile del 2018 ha segnato un giro di boa per Tesco, che è rimbalzato al primo posto del FTSE 100 dopo aver riportato un aumento del 28% nei profitti annuali. Tesco era infatti scambiato a 222.8p per azione nell’aprile del 2018, in rialzo del 5.9%, e spinse l’indice blue-chip del Regno Unito in rialzo di due punti a quota 7,269. Tesco aveva inoltre riportato profitti annuali pari a £1,644 milioni al 24 febbraio 2018, in rialzo da £1,280 milioni del 2017 e superiori alle previsioni di £1,575 milioni. Tesco paga i dividendi ai propri azionisti, con un pagamento di 2p per azione nell’aprile 2018, seguito dal pagamento di 1p nel novembre 2017.
Il rapporto sugli utili rilasciato da Tesco nell’ottobre 2018 non era così roseo e le azioni crollarono di oltre il 9% nella seduta del 3 ottobre 2018. Questo ha segnato la peggior performance della società del dopo referendum Brexit. A causa dei problemi registrati dalle divisioni Polonia e Tailandia della società, gli investitori erano innervositi e questo ha portato la società a mancare le previsioni per i profitti di metà anno. In quel momento Barclays tagliò le previsioni sui profitti annuali del gruppo del 3% a £2.06 mld.
Come fare trading sul titolo Tesco PLC
- Brexit
Tra i maggiori rivenditori al dettaglio del Regno Unito, Tesco ha una sensibilità particolare nei confronti dell’economia britannica e con le sfide legate alla Brexit sarà interessante vedere come reagirà il prezzo per azione della società. Il boss di Tesco, Dave Lewis, ha ammesso che il collasso della sterlina britannica (GBP) derivante dalla Brexit fa aumentare i prezzi degli alimenti. Lo stesso ha aggiunto che la mancanza di un accordo con l’UE entro la scadenza di marzo 2019 potrebbe portare ad un aumento dei prezzi in tutto il Regno Unito. Nonostante ciò, Lewis ha sottolineato che anche con un aumento dei prezzi Tesco farà in modo che questo non significhi meno scelta o qualità inferiore. Lewis ha inoltre dichiarato che Tesco possiede una catena di fornitori ampia e ricca rispetto alle altre catene di supermercati. Di conseguenza, ha cercato di trovare il modo di mitigare e compensare alcuni costi legati al calo della valuta per mantenere gli standard e la varietà dei prodotti Tesco. - Mancanza di prodotti
Un altro problema legato alla Brexit potrebbe essere la mancanza di prodotti. Tre accademici britannici leader nel settore dell’alimentare nell’agosto 2018 misero in guardia rispetto al fatto che la Brexit potrebbe portare ad un’interruzione delle forniture di prodotti alimentari nel Regno Unito su una scala “senza precedenti per un’economia avanzata non in periodo di guerra”. Il Consorzio al dettaglio britannico mise in guardia circa possibili scaffali vuoti, dichiarando che il governo britannico dovrà prepararsi per il commercio post-Brexit con l’UE. Anche lo stesso Dave Lewis di Tesco ha espresso timori circa la possibile mancanza di lavoratori europei necessari per raccogliere i raccolti in Inghilterra. Per collocare questa tematica nella giusta prospettiva, la Food and Drink Federation britannica nel febbraio 2018 ha dichiarato che il 36% dei propri membri non sarebbe in grado di adattarsi se non avessero più accesso alla manodopera europea dopo la Brexit. - Pressioni online
I tradizionali punti vendita Tesco offrono la consegna al domicilio, anche se siamo molto distanti da altre società, come Amazon, che di fatti ha acquisito l’intero spazio di mercato per questo tipo di vendite al dettaglio. Tesco molto probabilmente non riuscirà a competere con tanta potenza. Tuttavia, Tesco è considerato un titolo “sicuro” in cui investire, dal momento che la società ha una lunga esperienza alle spalle. Oltre a ciò, si tratta di un titolo che vale la pena considerare, dal momento che è una delle realtà con maggiori clienti nel Regno Unito. - Tecnologia
Un elemento principale della strategia espansiva di Tesco è il suo innovativo uso della tecnologia. Di fatto il colosso delle vendite al dettaglio è stato uno dei primi a inserire le casse self-service al fine di diminuire le code. Tesco è stato uno dei primi ad implementare anche la tecnologia per i pagamenti con carte NFC contactless. Nel 2016 Tesco sviluppò inoltre PayQwiq, un wallet per il pagamento da mobile che utilizza la tecnologia dei codici a barre. Questo permette di pagare utilizzando i telefoni cellulari e supporta altri wallet contactless, tra cui ApplePay.
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