Da quando ti sei appassionato di trading ti sarà certamente capitato di imbatterti nell’espressione raccomandazioni di carattere generale. Ma qual è il modo giusto di interpretare questo tipo di informazioni, e che cosa dobbiamo considerare prima di applicarle sul nostro conto di trading online?

Spesso dai consulenti finanziari capita di ricevere raccomandazioni per l’acquisto o la vendita di certi strumenti, generalmente azioni, ma anche valute, oro, o altri. Questo tipo di comunicazioni vengono tipicamente distribuite a tutti i clienti del consulente, indipendentemente dagli obiettivi individuali di investimento o dalla tolleranza specifica al rischio di ciascuno.

Ci sono casi in cui questo tipo di comunicazione generalizzata si rivela positiva, come ad esempio quando promuove atteggiamenti universalmente accettati come positivi. Diversifica il portafoglio. Attieniti al tuo piano di investimento. Fissa obiettivi di prezzo chiari. Sono tutti esempi di consigli adatti a qualsiasi trader, perché si limitano a incentivare un atteggiamento responsabile in materia di investimenti.

In tanti altri casi, purtroppo, capita di imbattersi in raccomandazioni di carattere tutt’altro che generale, come ad esempio consigli specifici di investimento su asset altamente volatili e rischiosi.

Come distinguere quindi i consigli sani dalle trappole?

Tieni presente che…

  • Una raccomandazione di carattere generale consiste in un invito ad un determinato comportamento, inviato da un consulente esperto a tutti i suoi clienti, indipendentemente dal fatto che lo stesso sia applicabile a tutti.
  • Le raccomandazioni generali sono sottoposte a severa regolamentazione dagli enti che tutelano la sicurezza in materia di investimenti. In linea di massima ogni forma di consulenza generalizzata è invisa alle autorità e disincentivata, a eccezione dei casi in cui le informazioni mantengono un carattere informativo e divulgativo, come una raccomandazione a mantenere una buona diversificazione del portafoglio.
  • Quando le dichiarazioni riguardano un titolo specifico hanno generalmente lo scopo di informare gli investitori che quel determinato asset, secondo basi fornite da metodi professionali, è sul punto di sperimentare una importante mossa di prezzo nel breve termine.

Raccomandazioni generali spiegate

La maggior parte delle raccomandazioni generali contiene suggerimenti all’acquisto o alla vendita riguardanti un determinato titolo, settore o bene. L’obiettivo di tale comunicazione può variare, ma le comunicazioni più diffuse sono quelle che informano circa la probabilità che quell’asset nello specifico potrebbe subire mosse di prezzo ampie o interessanti nel futuro imminente. Questo tipo di informazione dovrebbe essere frutto di studi condotti dal personale di ricerca dell’ente che si occupa di consulenza, e supportare da dati concreti. Saranno poi i singoli investitori a recepire e tradurre la raccomandazione in operazioni finanziarie, secondo i modi previsti dalla loro strategia di trading. Qualcuno potrebbe decidere di prendere posizioni lunghe, aspettandosi un apprezzamento del titolo, qualcun altro potrebbe allontanarsi temporaneamente da quel mercato per evitare l’ondata di volatilità imminente, mentre altri potrebbero adottare strategie di short selling per coprire le proprie posizioni di acquisto spot.

Il principale svantaggio delle raccomandazioni generali, nonché il motivo per cui godono di una fama non sempre felice, è che non tengono conto del profilo di rischio, degli obiettivi di investimento o dell’orizzonte temporale di nessuno dei singoli clienti.

Una raccomandazione riguardante una nuova IPO particolarmente potrebbe adattarsi bene per trader attivi e con una tolleranza alta dei rischi, e risultare del tutto inadeguata a investitori di lungo termine buy e hold.

Ciascun cliente può permettersi di rischiare una diversa quantità di denaro per raggiungere i propri obiettivi di investimento e gli orizzonti temporali del proprio trading plan.

Ecco perché l’attività dei consulenti finanziari, quantomeno quelli riconosciuti come ufficiali e iscritti all’albo unico dei consulenti finanziari, è supervisionata sia dalla OCF (Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari).

Raccomandazioni generali e idoneità

Ai sensi della normativa vigente, i consulenti finanziari e gli intermediari finanziari sono autorizzati a formulare ai propri clienti solo raccomandazioni che possono essere considerate adeguate e coerenti rispetto agli interessi specifici del cliente. I soggetti autorizzati, per poter esercitare attività di consulenza devono possedere, come definito dalla Consob particolari requisiti di professionalità, onorabilità, indipendenza e solidità patrimoniale iscritti in un apposito albo di consulenti finanziari”.

Sia i consulenti finanziari che i broker-dealer sono accorpati per quanto riguarda gli obblighi normativi, e rientrano nell’egida normativa della Autorità Europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) a livello europeo e della Consob a livello nazionale.

In altre parole, i consulenti di investimento vogliono esercitare servizio di consulenza sono tenuti a considerare il profilo di rischio, l’orizzonte temporale e gli obiettivi di investimento dei propri clienti quando inviano raccomandazioni relative ai titoli.

Diversamente, le raccomandazioni che non fanno riferimento a singoli strumenti o titoli, quanto piuttosto a categorie di asset, rientrano tra i servizi di consulenza generica, e possono essere divulgati a patto che garantiscano il rispetto delle norme atte a tutelare gli investitori.

Rifletti prima di agire

Se ti sei trovato ad essere il destinatario di una raccomandazione generale di carattere finanziario, a prescindere dall’attendibilità della sua fonte, devi innanzitutto domandarti se è applicabile alla tua situazione specifica. Prima di intraprendere qualsiasi azione, valuta attentamente se è in linea con i tuoi obiettivi di investimento.

Ricorda sempre che i consigli generali vengono forniti senza considerare la situazione dell’individuo e senza tenere conto dei suoi interessi specifici. Non c’è nulla di male nel leggere una raccomandazione e prendersi del tempo per valutare le informazioni che contiene. Spesso si tratta di consigli generali di buona pratica finanziaria, e possono risultare utili.

Tuttavia, più il consiglio che ricevi e specifico e più cauto dovrai essere nell’interpretarlo. Chiediti per prima cosa da chi proviene, e qual è la natura del rapporto che sussiste tra te e il mittente, e solo allora valuta se fa al caso tuo. Queste raccomandazioni specifiche potrebbero essere appropriate per la tua situazione, ma potrebbero altrettanto facilmente essere inadeguate e pertanto da evitare.

In alcuni casi, le raccomandazioni generali vengono in certa misura differenziate tra più categorie di clienti, risultando così più appropriate. Ad esempio, un consulente finanziario potrebbe inviare una raccomandazione generale che discute i risparmi pensionistici e gli strumenti idonei allo scopo ai propri clienti di età compresa tra 25 e 45 anni. Oppure potrebbe inviare una raccomandazione generale in merito alla sicurezza sociale o al reddito da obbligazioni ai clienti che hanno raggiunto o superato l’età pensionabile.

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