VXXB ETF
ETF trading | Descrizione |
---|---|
MSCI Emerging Markets Index Fund | Replica l’andamento dei mercati emergenti (ticker MT4 #EEM). |
Energy Select Sector SPDR | Replica l’andamento di un’ampia gamma di aziende che operano nel settore dell’energia (ticker MT4 #XLE). |
Market Vectors TR Gold Miners | Offre esposizione globale sulle aziende quotate sui mercati azionari che operano nel settore minerario ed estrattivo (ticker MT4 #GDX) |
MSCI Brazil Index Fund | MSCI replica l’andamento dell indice Brasiliano (ticker MT4 #EWZ). |
Cos’è il VIX?
L’indice della volatilità, noto come VXXB, è considerato l’indicatore della volatilità e del sentiment degli investitori relativamente al mercato azionario. Si tratta di una misura dell’aspettativa di mercato della volatilità di breve termine delle opzioni sull’indice azionario S&P 500.
Al momento AvaTrade non offre il VIX. Tuttavia, puoi espandere il tuo portafoglio con altri indici come il Dow Jones o il DAX 30. L’elenco di asset di AvaTrade continua a crescere. Controlla su base regolare la pagina dei nostri strumenti finanziari cliccando sul pulsante seguente.
Dalla sua introduzione nel 1993, l’indice è divenuto lo standard per la valutazione della volatilità del mercato azionario Usa. Questo l’ha portato ad essere spesso soprannominato “l’indice della paura” o la “misura della paura”.
Nel 2003, grazie alla crescente importanza dell’indice, gli enti emittenti hanno aggiornato il VIX per riflettere il suo stato di benchmark. Il VIX si basa su un indice più ampio, lo S&P 500 e questo consente di avere un quadro notevolmente più accurato della volatilità di mercato prevista.

Comprendere il VIX
Come misura della volatilità, il VIX generalmente offre una visione sulla paura o compiacenza degli investitori. Il valore indicativo tipico è 30. Quando la lettura del VIX è superiore a 30, significa che è presente una volatilità elevata e il mercato ha paura. Viceversa, quando la lettura si attesa sotto alla soglia di 30, vuol dire che vi è meno tensione sul mercato.
In periodi di elevata volatilità, gli investitori tendono ad essere più cauti sui mercati e viceversa. Questo implica che vi è, di base, una correlazione inversa tra il VIX e lo S&P 500. Quando lo S&P 500 cala, il mercato ritiene che vi sia una paura di fondo in tale momento e questo spinge il VIX al rialzo.
Tuttavia, il VIX misura la volatilità e non indica necessariamente la direzione di mercato futura. Storicamente, il VIX ha registrato un massimo storico di 80.86 il 20 novembre 2008 durante la crisi finanziaria globale. Il suo minimo storico a livello intraday è stato di 8.56, toccato il 24 novembre 2017. Si ritiene che il Black Friday abbia contribuito a tale risultato per il VIX.
Calcolo del VIX
A differenza degli indici azionari come lo S&P 500 che vengono calcolati utilizzando i prezzi delle azioni che lo compongono, il VIX è un indice della volatilità. Il calcolo viene effettuato andando a mediare i prezzi ponderati delle put e call sullo SPX (S&P 500) su diversi prezzi di strike. Questo permette di stimare la volatilità di breve termine dei prezzi delle opzioni.
Come sopra indicato, la sola variazione di rilievo della formula è avvenuta nel 2003, quando l’indice ha smesso di utilizzare come riferimento lo S&P 100 per optare per il più ampio S&P 500. Prima il computo dell’indice avveniva solo con le opzioni “at-the-money”, ma dopo l’aggiornamento vengono prese in considerazione un’ampia gamma di strike.
La formula del VIX segue una logica matematica sequenziale per il computo:
- Vengono selezionate opzioni con scadenze tra 23 e 37 giorni
- Viene calcolato il contributo alla varianza totale di ogni opzione
- Viene calcolata la varianza totale per la prima e la seconda scadenza
- A questo punto si calcola la derivazione della varianza a 30 giorni interpolando le due varianze
- Si applica la radice quadrata per ottenere la volatilità sotto forma di deviazione standard
- Il valore finale del VIX è quindi calcolato moltiplicando la deviazione standard (volatilità) per 100
Il calcolo spiega come il VIX non è altro che la volatilità x 100. Pertanto, quando la lettura del VIX è 20, significa che la volatilità a 30 giorni annualizzata è del 20%.
Utilizzare i segnali del VIX per il trading
Pattern stagionali del VIX
Il grafico dell’indice VIX funge da principale “barometro della paura” ed è particolarmente utile per valutare le tempistiche dei cicli di mercato dettate dall’anno fiscale. In generale una lettura del VIX elevata denota una paura accresciuta tra gli investitori, mente una lettura bassa denota una compiacenza generale.
Come indicato in precedenza, il VIX replica la volatilità implicita basata sul mercato delle opzioni. In linea di tendenza il mercato azionario ha un bias a lungo termine e questo si traduce generalmente in movimenti laterali o movimenti graduali di ribasso del VIX. Sono proprio i bassi livelli del VIX per diverso tempo che mettono gli investitori in guardia dalla potenziale compiacenza che interessa il mercato.
È infatti interessante notare come i cali di mercato tendono a scatenare una reazione esagerata degli operatori di mercato, che vanno a coprire le proprie posizioni acquistando opzioni put. È proprio questo a determinare l’andamento del VIX e a confermare situazioni di estrema paura tra gli investitori.
Un’impennata del VIX può essere d’aiuto agli investitori italiani nel valutare le tempistiche di un bottom temporaneo o definitivo del mercato prima di un movimento rialzista dei prezzi di più lungo termine. Si tratta di una pianificazione ideale in un mercato generalmente rialzista in cui la strategia vede la selezione di punti di ingresso ottimali nella direzione del trend generale. Naturalmente vale anche il contrario: con letture del VIX basse per diverso tempo, indice di compiacenza, gli investitori possono cercare di definire i massimi del mercato.
Correlazione
Il VIX può essere utilizzato congiuntamente ad altri indicatori di mercato per avere un quadro più preciso del sentiment di mercato corrente. Il cosiddetto “Put-Call ratio (PCR)” (rapporto put/call) valuta il volume o l’open interest di opzioni put rispetto alle opzioni call e viene spesso utilizzato con il VIX.
Un put-call ratio superiore a 1 implica un sentiment ribassista, mentre una lettura inferiore a 1 implica un bias rialzista sul mercato. Il put-call ratio può essere utilizzato come strumento di conferma per i tracker del VIX. Una lettura del VIX elevata unita ad un PCR <1 sarebbe un ottimo segnale per i tori. Viceversa, una lettura del VIX elevata e un PCR >1 sarebbe un segnale ribassista.
C’è anche una relazione interessante tra il VIX e il VXXB (S&P 500 VIX Short-Term Futures ETN). Il VXXB replica i future del VIX e non esattamente il VIX. Il VXXB è negoziabile come “electronically traded fund” (ETN) a differenza del VIX.
Il VXXB offre un’ottima soluzione per fare trading sulla volatilità. Il VXXB tende ad avanzare quando le azioni calano, riflettendo l’improvviso aumento della volatilità a breve termine. Inoltre, il VXXB tende a superare i movimenti dei future del VIX e, di conseguenza, anche i movimenti del mercato generale, specialmente durante periodi rialzisti.
Con il VIX che funge da principale misura della paura sul mercato, un attento monitoraggio di questo indice può essere d’aiuto per identificare interessanti opportunità generate dalla volatilità di mercato tramite il VXXB, specialmente quando è difficile prevedere la direzione generale del mercato.
Gestione del rischio
Oltre a fornire segnali di trading, il VIX può fungere anche da strumento di gestione del rischio. I trader prudenti impiegano un sistema variabile per definire la dimensione ottimale della posizione sulla base dei livelli di volatilità esistenti.
Il VIX è infatti uno strumento che fornisce informazioni sui possibili livelli di volatilità implicita e può quindi aiutare i trader ad applicare una tecnica di dimensionamento dinamico della posizione che può contribuire ad una riduzione dei rischi di trading e ad una massimizzazione del guadagno potenziale.
Come regola empirica, in periodo di maggiore volatilità i trader dovrebbero negoziare un numero di lotti inferiore, mentre in periodi di minore volatilità è possibile optare per un numero di lotti superiore.
Trading sul VIX
Il primo contratto future sul VIX negoziato in borsa è stato introdotto il 24 marzo 2004. Nel febbraio 2005 sono state lanciate le opzioni sul VIX, che sono ora divenute uno degli asset più negoziati sul mercato dei derivati. A causa della tradizionale correlazione negativa con il mercato azionario, le opzioni e i future sul VIX fungono da copertura naturale per le posizioni sul mercato azionario e degli indici.
Mettendo da parte i future e il mercato delle opzioni, AvaTrade consente agli investitori di fare trading sul VIX in un modo rivoluzionario. L’indice è offerto come Inverse VIX ETN (VXXN) e offre ai trader l’opportunità di massimizzare la redditività potenziale in un ambiente di rischio controllato.
Vantaggi del trading sul VIX con AvaTrade
Il trading del VXXB su AvaTrade fornisce i seguenti vantaggi:
- Trading con leva fino a 20:1 sul VIX
- Analisi tecniche e analisi fondamentali giornaliere e settimanali gratuite degli esperti.
- Trading online con un broker regolamentato a livello globale per operare sul forex
- Strumenti di gestione del rischio e ordini di ingresso innovativi come stop loss assoluti e parziali e ordini limite
- Piattaforme di trading online potenti e intuitive per desktop e mobile
- MetaTrader 4 e MetaTrader 5 per desktop, tablet e smartphone
- Supporto clienti multilingue 24/5
- Fai trading con spread competitivi
- Broker forex regolamentato e premiato
- Accesso a un conto di trading demo gratuito con $100.000 di fondi virtuali per esercitarti.
Al momento AvaTrade non offre il VIX. Tuttavia, puoi espandere il tuo portafoglio con altri indici come il Dow Jones o il DAX 30. L’elenco di asset di AvaTrade continua a crescere. Controlla su base regolare la pagina dei nostri strumenti finanziari cliccando sul pulsante seguente.